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domenica 3 maggio 2020

FRATTA POLESINE (ROVIGO) 20/1/18

Difficilmente il Polesine - la sezione più meridionale del Veneto, stretta tra Adige e Po al confine con l'Emilia Romagna - apparterrà alle zone turistiche d'Italia. E' un comprensorio povero economicamente - il più depresso della regione Veneto - sofferente da sempre, a causa della zona caratterizzata da insalubri paludi e covo di malattie deleterie, debellate solo recentemente, nel Novecento, con la conclusione dell'opera di bonifica. Questo fattore è do fondamentale importanza per comprendere appieno, quanto si visiterà a Fratta Polesine cosiccome nel Capoluogo, Rovigo. Vaste campagne dalle geometrie regolari si estendono a perdita d'occhio, punteggiate qua e là da contenuti villaggi. In uno di questi la storia ha lasciato tracce interessanti: un celeberrimo architetto cinquecentesco, Andrea Palladio, vi realizzò un delle sue famose ville per un nobile locale; poi, nell'Ottocento vi nacque un celebre statista dalle idee progressiste e non sempre condivise. Ma Fratta Polesine è patria anche di uno sfortunato pilota d'aviazione. Ci si posta nel Capoluogo, dove, tranne qualche brano medievale, tutto racconta dell'Età Fascista, dell'italianizzazione della città ovvero delle imponenti opere di bonifica compiute nel Polesine.
Indipendentemente dalle idee di ciascuno, incamminarsi per le strade del Polesine significa - grazie a questa particolari testimonianze - conoscere un aspetto della storia dell'arte, della società e dell'economia d'Italia, che quasi sempre viene tralasciato a favore di altre destinazioni regionali o dei territori contermini più in voga. Sbagliando, purtroppo!

Giuliano.-














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